martedì 25 agosto 2009

Altra piccola ossessione nel cassetto

Più ci penso, più mi convinco che Civilian Ways dei Rancid (di cui avevo già scribacchiato qui) è una delle più belle canzoni che ho ascoltato negli ultimi anni.
Forse, la più bella.
Primo, perchè l'arrangiamento è ottimo; e per Tim interpretare una canzone così strascicata è come mettersi il pigiama.
Secondo, perchè racconta una storia come si deve raccontare una storia, da Omero ai giorni nostri: intrecciando una dimensione piccola e individuale (il rapporto con il fratello reduce) con una estesa e collettiva (la guerra in Irak, attorno a cui girano magistralmente, senza critiche qualunquiste).
E terzo, perchè, in modo asciutto e privo di retorica, consegna un messaggio: non dimenticare i sacrifici fatti dagli amici.

We always talked about what we're gonna do when no war is won.
We're gonna fix up them old cars and ride them into the sun.
When I heard you were no longer with us, man, i was done.

Civilian ways are now what's foreign to me,
I came off a long time
I left this place in two oh oh three.

May we never forget the sacrifices my friends made for me.
May we never forget the sacrifices my friends made for me.
May we never forget the sacrifices my friends made for me.